Dopo aver già congelato gli scatti stipendiali di docenti e ricercatori universitari, il governo Berlusconi adesso minaccia di tagliare addirittura la tredicesima. Il provvedimento si riferisce anche a poliziotti, carabinieri, magistrati, diplomatici e insegnanti della scuola. Si tratta dell'ultima bella pensata di una maggioranza ormai allo sbando.
C'è da dire che scuola, università e ricerca pubbliche sono da sempre i capri espiatori di questo e di altri governi. Infatti, i tagli indiscriminati di Tremonti & co. hanno già messo in ginocchio questi settori fondamentali per la crescita culturale e lo sviluppo di un paese civile, ma ora si tocca il fondo.
Invece di dedicarsi alla "macelleria", perchè Tremonti non colpisce le rendite e i privilegi delle tante caste di questo paese? Per cominciare, potrebbe dimezzare ricchi stipendi e pensioni d'oro che vengono generosamente elargisti a ministri e parlamentari, riducendo i numerosi benefici della classe politica più pagata del mondo occidentale. Sarebbe un bel gesto ed un buon risparmio.
La ricerca scientifica pubblica in Italia versa da anni in gravi condizioni. Per salvarla serve un fronte ampio e compatto formato non solo da docenti e ricercatori, ma anche da studenti, laureati e precari, che intraprenda azioni concrete volte a sensibilizzare opinione pubblica e classe politica, per ottenere riforme urgenti e condivise. Questo blog vuole essere una piattaforma propositiva di aggregazione e informazione per chi si rifiuta di assistere in silenzio ad un tracollo annunciato.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento