Sul sito del Ministero troverete il decreto sul PRIN 2007. Il testo è stato aggirnato rispetto a quello diffuso ieri: miracoli dell'improvvisazione ministeriale! E' stato eliminato a sorpresa il numero minimo dei 3 ricercatori e si torna all'antico, meglio così. Adesso un'unità locale può comprendere diverse figure: tecnici, dottorandi, borsisti, assegnisti, ricercatori, professori ecc. ecc. I ricercatori degli enti possono partecipare, ma dal testo non si capisce se sono previste anche unità locali miste (enti + università). Ogni progetto può essere composto al massimo da 5 unità locali. Se ho capito bene, il responsabile dell'unità locale e del gruppo nazionale deve comunque essere un ricercatore o un professore universitario.
I soldi disponibili per ora sono 74 milioni di euro, ma sembra che il budget sarà incrementato. C'è da fidarsi?
La ricerca scientifica pubblica in Italia versa da anni in gravi condizioni. Per salvarla serve un fronte ampio e compatto formato non solo da docenti e ricercatori, ma anche da studenti, laureati e precari, che intraprenda azioni concrete volte a sensibilizzare opinione pubblica e classe politica, per ottenere riforme urgenti e condivise. Questo blog vuole essere una piattaforma propositiva di aggregazione e informazione per chi si rifiuta di assistere in silenzio ad un tracollo annunciato.
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