I problemi della ricerca in Italia non sono una novità, ma oggi la loro gravità è ulteriormente cresciuta. Ogni forma di seria programmazione sembra misteriosamente inattuabile e malgrado ricerca e istruzione rappresentino il primo punto nella cosiddetta “Agenda per la crescita” adottata dal Governo, nessuno dei buoni propositi annunciati è stato realizzato dopo più di un anno di legislatura. I fondi, che erano già scarsi, sono diventati drammaticamente insufficienti e le riforme promesse dal Ministro Mussi sono tuttora “imbalsamate” da nuove normative, la cui discussione sta creando una fase di stallo apparentemente senza fine. Per rimediare servono interventi concreti, adeguati ed immediati da parte del Governo, servono risorse vere e non virtuali, e ce li aspettiamo a partire dalla imminente finanziaria.
Per questi motivi, abbiamo inviato una lettera aperta ai candidati segreteri del nascente Partito Democratico. La lettera è visibile alla pagina web http://www.fisv.org/SciPol.php , (per visualizzarla cliccate sul titolo del post. Le adesioni sono per ora circa 500, tra docenti, ricercatori e precari di Università ed Enti di Ricerca e sono destinate a crescere. Non chiediamo favori o elemosina, vogliamo denunciare la grave fase di stallo che stiamo vivendo e auspichiamo riforme vere e non virtuali. Siamo stanchi di promesse.
Nella lettera, che sarà pubblicata il 26 settembre sul quotidiano "Europa", chiediamo ai candidati quali priorità intendono assegnare a università e ricerca e quali interventi pensano di attuare, per arrivare finalmente a riforme concrete e veramente risolutive, al fine di rilanciare la ricerca scientifica nel nostro paese.
Come primo risultato, abbiamo ricevuto l’inattesa risposta del sottosegretario Modica (http://www.lucianomodica.it/attivita_view.php?id=109), che fa una seria autocritica sul primo anno e mezzo di attivita' del Parlamento, del Governo e del Ministero sulle questioni universitarie.
Ora aspettiamo che si apra un dibattito serio e proficuo sui temi da noi sollevati. Candidati: fatevi avanti!
La ricerca scientifica pubblica in Italia versa da anni in gravi condizioni. Per salvarla serve un fronte ampio e compatto formato non solo da docenti e ricercatori, ma anche da studenti, laureati e precari, che intraprenda azioni concrete volte a sensibilizzare opinione pubblica e classe politica, per ottenere riforme urgenti e condivise. Questo blog vuole essere una piattaforma propositiva di aggregazione e informazione per chi si rifiuta di assistere in silenzio ad un tracollo annunciato.
2 commenti:
Ho letto la risposta del sottosegretario Modica, effettivamente si prodiga in una severa autocritica ammettendo pesanti mancanze. Confido che tale atteggiamento sia condiviso almeno all'interno del suo partito e che ciò porti in tempi BREVI (molti giovani intanto emigrano e alcuni lab. chiudono bottega) all'apertura di un confronto all'interno del quale possano essere rappresentate tutte le figure del mondo scientifico italiano accademico e non...
in bocca al lupo!
Fulvio Chiacchiera
LNCIB, Trieste
Speriamo che si inneschi finalmente un dibattito serio sui media, intorno ai problemi che ci riguardano.
Domani la nostra lettera sarà pubblicata sul quotidiano "Europa". Vediamo se arriveranno le risposte dei candidati e anche quella di Mussi.....
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