domenica 26 luglio 2009

Gli atenei virtuosi della Gelmini

Arrivano gli Atenei virtuosi! ll cosiddetto pacchetto universita' presentato da Mariastella Gelmini e approvato dal Consiglio dei ministri stabilisce una graduatoria degli Atenei virtuosi che si spartiranno un fondo premiale di circa 525 milioni di euro.

Potrei sbagliarmi, ma temo che in questa “valutazione” abbiano avuto un forte peso gli indici economici. Ad una prima occhiata mi sembra che in particolare vengano premiati gli Atenei medio-piccoli con meno personale, quelli che per la spesa dedicata agli stipendi si sono tenuti al di sotto del 90% del fondo di finanziamento ordinario (FFO). In questo modo si arriva all’assurdo di penalizzare Facoltà o Dipartimenti di valore, solo perché appartenenti ad Atenei in media più spendaccioni di altri.

Per quanto riguarda la didattica, anche qui ho qualche perplessità. Un criterio preso in considerazione è stato il numero di studenti iscritti al secondo anno che hanno superato almeno i due terzi degli esami. In questo modo però vengono promosse le università-esamifici dove è più facile superare gli esami, mentre le più selettive risultano didatticamente scarse. Si è deciso inoltre di premiare gli Atenei i cui studenti hanno trovato un lavoro entro i tre anni dal conseguimento della laurea. L’assunzione, competamente sbagliata, è che trovare lavoro in Italia è funzione esclusiva del valore del laureato, completamente indipendente dalle condizioni socio-economiche di una data regione o da altre “variabili” più caserecce.

E’ ancora poco chiaro quali siano stati i criteri di valutazione della ricerca e delle pubblicazioni scientifiche, anche se si legge che sono stati presi in considerazioni i giudizi del Civr.

Insomma, mi sbaglierò, ma al momento queste classifiche sembrano frutto di un lavoro estemporaneo, approssimativo e poco meditato che ha prodotto stime inesatte. A mio parere, piuttosto che interi Atenei, spesso molto eterogenei al loro interno, sarebbe più corretto valutare le singole Facoltà o i singoli Dipartimenti.