domenica 18 aprile 2010

Enti inutili: l'Inchiesta di "Report".

Enti inutili per molti, ma utilissimi a pochi.. vi segnalo l'inchiesta di "Report"

http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E90060,00.html

Proponiamo Emergency per il Premio Nobel per la pace.

Inserisco il testo dell'appello inviato dal collega Sergio Pimpinelli al Presidente Napolitano, perchè proponga Emergency per premio Nobel per la pace. Chi è interessato può sostenere l'appello inviando una e-mail al seguente indirizzo:presidenza.repubblica@quirinale.it



Al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano

Signor Presidente della Repubblica,
Le rivolgo questo appello confidando nella sua sensibilità di guida morale del nostro paese e nella speranza che voglia quindi prendere seriamente in considerazione la mia proposta che, credo, sia condivisa da una grande parte di nostri connazionali.
In questo momento così difficile per il nostro paese, così confuso per quanto riguarda la situazione politica internazionale e così cinico da giustificare le guerre come necessarie per il mantenimento della pace, ci sono persone e istituzioni che, con il loro lavoro quotidiano e a costo di grandi sacrifici, testimoniano l’orrore della guerra alleviando le sofferenze causate alle persone di tutte le parti coinvolte nei conflitti. Questa testimonianza, invece di essere apprezzata, risulta per molti ambienti nazionali e internazionali un fastidio da liquidare o, al minimo, da screditare. Niente di nuovo, la nostra storia è piena di situazioni in cui gli italiani nel mondo si sono fatti onore, acquisendo anche un elevato potere culturale, nella più completa noncuranza se non nell’ostracismo dei governi nazionali.
Pertanto, io le chiedo di proporre Emergency per il premio Nobel per la Pace. A mio parere, questa proposta costituirebbe un meritato riconoscimento per l’encomiabile attività svolta da questa organizzazione e, in caso positivo, restituirebbe onore e dignità al premio che, in una gran parte dei casi, è stato assegnato in base a calcoli politici come testimoniato anche dall’ultima ipocrita assegnazione.
Coraggio Presidente! Si schieri dalla parte virtuosa degli italiani che sono tanti anche se profondamente frustrati dalla situazione attuale in cui sono costretti a vivere.
Con rispetto
Sergio Pimpinelli

giovedì 15 aprile 2010

Un miliardo di euro all'anno per finanziare enti e istituti inutili

Da una parte lo stato penalizza drasticamente ricerca, università e scuola con tagli assurdi e indiscriminati e dall'altra continua imperterrito a finanziare enti o istituti inutili o poco utili che si occupano di questioni veramente marginali.

Basti pensare ad esempio ad una di queste strutture chiamata "Opera nazionale dei figli degli aviatori" , denominazione di stile alquanto fascista, con un consiglio di amministrazione di nove membri, tutti militari, con un segretario generale e un collegio dei revisori di tre membri. Tutti nominati dal ministro della Difesa su proposta del capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare. Si legge che questo istituto si occupa di una attività veramente utile e meritoria, ovvero "provvedere alla educazione morale, intellettuale, fisica, all'assistenza religiosa ed alle cure igieniche e sanitarie, allo scopo di prepararli (i figli degli aviatori) ad un avvenire adeguato alle loro capacità e tendenze".

Pensando alle condizioni in cui si lavora nelle università e nelle scuole, a come sono penalizzati studenti, docenti e ricercatori, pensando a tutti quelli che sono costretti a vivere con stipendi da fame, sale un moto di sdegno e di rabbia. Questo è sempre più il paese delle ingiustizie sociali, manovrato a piacimento da un'oligarchia politica becera e nepotista che punta ad accumulare privilegi favorendo amici e parenti: un paese da rifondare completamente!

lunedì 5 aprile 2010

La ricerca di base in Italia rischia di scomparire

Come molti sanno, la ricerca scientifica si distingue in due categorie, entrambe importanti: ricerca applicata e ricerca di base. Quella applicata ha come fine primario l’utilizzo delle conoscenze a fini pratici. Un esempio noto di ricerca applicata in campo bio-medico è dato dagli studi finalizzati alla cura di tumori e malattie ereditarie, che per quanto necessari, purtroppo non elargiscono rimedi immediati. Al contrario, la ricerca di base, anche detta pura, ha come scopo l'avanzamento della conoscenza e la delucidazione di determinati fenomeni fisici, chimici, biologici. È un’analisi esplorativa, un’avventura intellettuale, condotta senza ovvi fini pratici. Un’attività che porta idee, cultura, prodotti immateriali, inutili per chi considera solo la capacità immediata di generare denaro e profitto.

Ma la storia della scienza insegna che è proprio la ricerca di base il vero motore del progresso scientifico e tecnologico. Negli ultimi decenni, ad esempio, i risultati più significativi ottenuti nel campo della Genetica, non sono scaturiti da studi applicativi, bensì da ricerche di base su fenomeni in apparenza bizzarri, condotte in opportuni “sistemi modello”, organismi con proprietà biologiche particolarmente idonee agli studi sperimentali. Due casi su tutti: il Nobel per la Biologia e Medicina assegnato nel 1995 a Ed Lewis, Christiane Nusslein e Eric Wieschaus per la scoperta dei geni dello sviluppo in Drosophila melanogaster, il moscerino della frutta, e nel 2006 a Andrew Fire e Craig Mello per la scoperta di un sistema che “spegne” i geni in Caenorhabditis elegans, un vermetto. Due ricerche che hanno prodotto delle vere rivoluzioni nel campo della biologia.

Ricerche fondamentali condotte su moscerini e vermi? Sì, perché non c’è alcuna relazione tra la rilevanza e l'impatto di una problematica scientifica o la complessità di un sistema biologico e la taglia dell’organismo modello che viene utilizzato, altrimenti in Biologia dovremmo studiare solo balene o elefanti. Queste scoperte hanno accelerato lo sviluppo di nuovi e rivoluzionari approcci applicativi in campo medico e insegnano che la ricerca non deve essere indirizzata, come alcuni vorrebbero, ma lasciata libera. Perché, dunque, questa cronica miopia di governi, industrie e fondazioni private che trascurano la ricerca di base a favore di quella applicata? Vorrei tanto essere smentito, ma per ora non vedo segnali positivi dal Governo e da Tremonti "mani di forbice". E se Telethon, Airc e altre fondazioni si mettessero una mano sulla coscienza e realizzassero finalmente anche dei bandi dedicati al finanziamento della ricerca di base?

Il bando Prin 2009 esce il primo aprile 2010:pesce d'aprile?

Dopo il grave ritardo delle valutazioni relative ai progetti Prin 2008, il bando Prin 2009 esce il primo aprile 2010 (vedi decreto). Una data che forse non è casuale è allude alla considerazione che questo governo ha per la ricerca scientifica? Qualcuno penserà: "meglio tardi che mai". Ma forse è già troppo tardi, visto che molti gruppi di ricerca che nel frattempo stanno scomparendo. Un anno di ritardo: non era mai accaduto. La situazione è ormai disperata per la ricerca di base che in Italia viene troppo spesso trascurata e rischia di estinguersi.

giovedì 1 aprile 2010

Il cavaliere e l'elisir di lunga vita

Nel recente comizio di San Giovanni, Silvio Berlusconi ha solennemente annunciato che uno dei punti fondamentali del suo governo nei prossimi tre anni è quello di voler “vincere il cancro” (http://www.youtube.com/watch?v=veKkjOXAPAg). Il premier purtroppo non ha specificato chi e come dovrebbe portare avanti questa battaglia. Che abbia già contattato un santo redivivo capace di far miracoli ? O forse qualche factotum è già al lavoro per preparare una legge “contra malannum”? Non ha neppure chiarito con quali mezzi si dovrebbe compiere l'opera, visto che per sostenere la ricerca scientifica e i ricercatori di solito sono necessari finanziamenti veri e non i tagli drastici e indiscriminati attuati in questi ultimi anni da Tremonti & co. L'ultimo esempio è dato dei progetti di ricerca di interesse nazionale che per il 2008 hanno ricevuto uno stanziamento tardivo di 90 milioni di euro per le 14 aree disciplinari (33% in meno rispetto al 2002). Una miseria se confrontati ai 138 milioni di euro previsti per le spese della sola Camera dei Deputati nel 2010. Non a caso, per ricerca e sviluppo l’Italia investe circa l’1% del PIL ed è agli ultimi posti tra i 30 paesi membri dell'OCSE. In queste condizioni, annunciare di vincere il cancro è come promettere l’elisir di lunga vita: qualcosa che assomiglia molto agli slogan degli imbonitori nelle vecchie fiere paesane. E come spesso accade, c'è chi ci crede.