sabato 29 maggio 2010

Il governo Berlusconi vuole cancellare istituti scientifici di grande valore

Nella manovra finanziaria dell'imminente decreto legge del governo Berlusconi si prevede la soppressione o accorpamento di una ventina di enti pubblici ritenuti “inutili”. Clamorosamente, nella lista figurano istituti di grande valore come l’Istituto Nazionale di Alta Matematica (INDAM), di recente valutato al primo posto tra gli enti di ricerca italiani; il prestigioso Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e la Stazione Zoologica “A. Dohrn”. In particolare, la stazione Zoologica nel suo genere è uno dei centri di ricerca più importanti al mondo, dal punto di vista scientifico e storico, e nel suo consiglio scientifico ha ben tre premi nobel in camo biologico.

Nella black list delle cancellazioni non c'è invece alcuna traccia di altri enti pubblici dai nomi e dalle funzioni stravaganti, già citati nei precedenti post di questo blog. Tra questi, oltre all'Opera nazionale dei figli degli aviatori, meritano una menzione speciale il Banco nazionale prova armi da fuoco e l’Istituto di beneficenza Vittorio Emanuele III. Quest'ultimo venne fondato per "esercitare funzione di assistenza a favore degli ufficiali pensionati delle Forze armate e della Guardia di Finanzia o dei loro familiari". SI tratta di strutture di cui fino ad oggi solo pochi avevano colto appieno l’importanza, ma che grazie a recenti e approfondite analisi condotte dal governo sembra siano state ritenute indispensabili per il bene e lo sviluppo della nostra patria. Evviva!

Ironia a parte, questi interventi sono frutto di una politica abominevole, fatta di azioni in apparenza irrazionali: quale capo di governo serio, quale Ministro responsabile e consapevole potrebbe avallarli? In realtà, dietro a tutto ciò, come dietro e ai tagli indiscriminati perpetrati ai danni dell’università, si cela un unico e ben preciso disegno: la distruzione definitiva della ricerca scientifica pubblica in Italia. Bisogna opporsi a questo scempio!