mercoledì 13 febbraio 2008

L'ultima beffa: per "mero errore materiale" i concorsi da ricercatore sono azzerati

Pubblico di seguito un comunicato ricevuto oggi dall'ANDU - Associazione Nazionale Docenti Universitari.


La nota ministeriale datata 5 febbraio 2008 chiariva che per i concorsi a
ricercatore, sia quelli "cofinanziati" che quelli su fondi interamente di
ateneo, si potevano "emanare i relativi bandi di reclutamento nel termine
perentorio del 31 marzo 2008". Per tutti questi concorsi si sarebbero
dovute applicare le "procedure" della "legge 3 luglio 1998, n. 210" (Legge
Berlinguer). Per il testo di questa nota:
http://www.miur.it/0006Menu_C/0012Docume/0015Atti_M/6872Elezio.htm

Alla suddetta nota e' seguita quella datata 8 febbraio 2008 (qui sotto
riportata) che invece "precisa che, per mero errore materiale, al quarto
periodo della nota stessa il termine del "31 marzo 2008", riferito alle
procedure ordinarie di reclutamento dei ricercatori, va sostituito con il
termine del "7 dicembre 2007". In altri termini, si 'chiarisce' che i
concorsi su fondi interamente di ateneo sono (erano) 'bandibili' solo entro
il "7 dicembre 2007", data di emanazione (non di entrata in vigore!) del
nuovo Regolamento dei concorsi a ricercatore. Regolamento ancora non
entrato in vigore perche' non ha terminato il suo iter e, quindi, non e'
stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Insomma dal 7 dicembre 2007 non e' (era) piu' possibile, fino all'entrata
in vigore delle nuove procedure, bandire nuovi posti a ricercatore su fondi
interamente di ateneo. Insomma un vero e proprio blocco dei concorsi a
ricercatore (altro che integrazione straodinaria di quelli 'ordinari'!),
mentre sono stati nel frattempo sbloccati i concorsi a ordinario e ad
associato.
Se nel frattempo non dovesse entrare in vigore il nuovo Regolamento,
risulterebbero non 'bandibili' anche i posti cofinanziati previsti per il
2008 e per il 2009.

Siamo di fronte all'ennesimo pasticcio sulla pelle dei diretti interessati
e degli Atenei prodotto da quegli 'apprendisti stregoni' che da decenni
sono impegnati a massacrare l'Universita' statale.
Un gruppo accademico-politico che da mesi sta 'impazzando' sotto la
'copertura' di un Ministro parolaio. Un Ministro che da mesi rifiuta di
confrontarsi con le Organizzazioni rappresentative della docenza, confronto
che avrebbe forse potuto risparmiare all'Universita' almeno una parte dei
tanti danni che le sono stati arrecati.
E c'e' da temere per quello che di ancor peggio potranno fare al Ministero
e in Parlamento (in sede di conversione del decreto-legge "milleproroghe")
in un periodo che, come quello attuale, e' 'esposto' alle decisioni
dell'ultima ora.

13 febbraio 2008

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