giovedì 20 marzo 2008

Sull'assegnazione dei progetti Prin 2007 ai revisori: molti dubbi e poche certezze, di Patrizio Dimitri.

Come tutti sappiamo, i pochi fondi destinati alla ricerca scientifica pubblica in Italia sono distribuiti malamente. Urgono criteri di valutazione oggettivi, basati qualità e risultati e non su familismo, clientele e inciuci. Il problema critico della valutazione della ricerca scientifica è al centro di un appello inviato di recente al Presidente della Repubblica e firmato da centinaia di ricercatori (http://www.consorzioprogen.it/).

E proprio mentre l’appello è in corso cresce la preoccupazione di tutti noi per l’attuale gestione della valutazione dei progetti di ricerca di interesse nazionale (Prin) 2007, una delle poche fonti di finanziamento pubblico per la ricerca di base, senza la quale molti laboratori non possono sopravvivere. In un momento di grande ottimismo, l’entourage del Ministro Mussi ipotizzò che le procedure di valutazione si sarebbero dovute concludere entro gennaio 2008. E' sconfortante notare come alla fine di febbraio 2008 il Ministero abbia solo iniziato la delicata fase di assegnazione dei progetti ai valutatori. Ed è qui che casca l’asino: abbiamo notizia di vari casi di assegnazioni clamorosamente sbagliate. Ad esempio, un professore di Genetica umana ha ricevuto un progetto di Ecologia marina da valutare, ma essendo persona seria, ha subito rispedito il "pacchetto" al mittente perché non era di sua competenza. Un caso paradossale, un termometro che segnala evidenti disfunzioni. E’ come se affidaste la revisione della vostra automobile ad un carrozziere. O se per dirigere una partita di calcio fosse scelto un arbitro di pallacanestro. Così si corre il serio rischio di avere valutazioni falsate perché affidate a valutatori poco competenti, o perché manovrate grazie ad assegnazioni addomesticate.

Con quale criterio la commissione di garanzia preposta a controllare l’esito delle procedure di valutazione decide l’assegnazione dei progetti? Come è possibile che un progetto di Ecologia marina finisca ad un genetista umano? La scelta dei valutatori non dovrebbe ricadere su nominativi di esperti scelti in un database precostituito e assegnati al progetto in base alle loro competenze? Chi è responsabile di questi errori (orrori) così marchiani?

Mi auguro che si possa intervenire per correggere le eventuali disfunzioni dei burocrati del Ministero, prima che sia troppo tardi e invito tutti quelli che hanno ricevuto progetti “alieni” alle loro competenze a rifiutarli (se già non lo hanno fatto) e a segnalarmi questi ed altri problemi, in modo tale da poter costruire una sorta di elenco delle disfunzioni del Prin 2007.

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