sabato 6 novembre 2010

"Il calcio per la ricerca" e non "un calcio alla ricerca", lettera aperta al capitano dell'Inter Javier Zanetti

Due anni fa esatti scrivevo al Presidente dell'Inter Moratti per chiedergli di fare un piccolissimo sforzo economico (rispetto agli stipendi che paga ai suoi calciatori) e finanziare le ricerche del mio laboratorio per 3 anni. La lettera-appello venne pubblicata anche da "Panorama" con il titolo "Caro Moratti ti scrivo" (vedi foto su Blog), ma Moratti purtroppo non ha mai risposto, nemmeno con due righe di circostanza.

Sabato 6 e domenica 7 novembre tutte le squadre della Serie A e B scendono in campo con l'iniziativa Un Gol per la Ricerca, promossa da AIRC. Alcuni calciatori come Javier Zanetti, capitano dell'Inter, sosterranno l'iniziativa. Per questo motivo, da buon tifoso interista, ho deciso di scrivere anche a Javier Zanetti e di pubblicare su questo blog il testo della lettera. Lo scopo è di sensibilizzare la parte sana del mondo del calcio rispetto alla ricerca di base che in Italia è da sempre una bistrattata "cenerentola", penalizzata dai tagli del governo e ignorata dalle fondazioni private come AIRC e TELETHON.


Caro Capitano,

Sono un professore di Genetica dell'Università La Sapienza di Roma, da sempre tifoso nerazzurro. Oggi e domani il mondo del calcio sosterrà l'AIRC per la ricerca contro il cancro e tu sei uno dei principali testimonal. Si tratta di un’ottima iniziativa, ma mi permetto di scriverti per sottolineare che in Italia, oltre alla ricerca applicata, sostenuta da fondazioni private, esiste anche la ricerca pubblica di base che ormai sta morendo per mancanza di fondi.

AIRC e TELETHON finanziano esclusivamente la ricerca applicata in campo biomedico, che ha come obiettivo primario l’utilizzo delle conoscenze per fini pratici (ad esempio, la cura di malattie genetiche e tumori). La ricerca di base, anche detta pura, ha invece come scopo l'avanzamento della conoscenza e la delucidazione di determinati fenomeni fisici, chimici, biologici. La ricerca di base produce idee, cultura, prodotti immateriali ed è un'attività fondamentale perchè rappresenta il vero motore del progresso scientifico e tecnologico: senza la ricerca di base non esisterebbe la ricerca applicata.

Purtroppo in Italia la ricerca di base è sempre stata ignorata dai politici: solo chiacchiere e belle parole, ma poche azioni concrete. Negli ultimi anni, inoltre, i fondi ministeriali (già scarsi), destinati ai progetti di ricerca universitari, sono diventati drammaticamente insufficienti. A causa di ciò, noi ricercatori universitari lavoriamo in condizioni sempre più precarie e difficili e tanti giovani fuggono all'estero per mancanza di prospettive. La situazione è analoga per gli enti pubblici di ricerca come il CNR.

Due anni fa ho lanciato lo slogan “il calcio per la ricerca" e non "un calcio alla ricerca”, inviando un appello anche al Presidente Moratti che purtroppo, con mio grande dispiacere, non ha mai risposto. Ora mi rivolgo a te e alla parte sana del mondo del calcio, per chiedere un aiuto concreto a favore della ricerca di base e dei tanti validi ricercatori italiani che nelle università e negli enti pubblici di ricerca rischiano di dover abbandonare i propri studi per mancanza di risorse finanziarie e umane.


Ti saluto con grande stima e ti auguro un’altra annata piena di successi!

Patrizio Dimitri

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