domenica 16 marzo 2008

Il nuovo regolamento per il reclutamento dei ricercatori universitari bocciato dalla Corte dei Conti:che succederà adesso?

La Corte dei Conti ha bocciato per la seconda volta il nuovo regolamento per il reclutamento dei ricercatori universitari. Per modificare il vecchio regolamento definito dalla legge Berlinguer del 1999, secondo la Corte dei Conti ci vuole un'altra legge, non basta un decreto del Ministro, che formalmente scavalcherebbe il Parlamento. In precedenza, alla Camera era stato approvato un emendamento al decreto milleproroghe che bloccava tutti i concorsi per ricercatore in attesa delle nuove regole; ora l'atto della Corte dei Conti di fatto rende questo blocco una totale paralisi, perchè a questo punto non è dato sapere se e quando il nuovo regolamento vedrà la luce.

Ma c'è anche il sospetto che la rigidità della Corte dei Conti sia il frutto delle "spinte" di quelli che non vogliono cambiare le vecchie regole. Nelle nuove regole veniva introdotto un primo livello di valutazione, esterno agli Atenei, condotto da una commissione di valutatori anonimi, due dei quali stranieri. La presenza degli esperti stranieri è fondamentale se si vuole una valutazione più seria e indipendente di ricercatori, docenti e progetti di ricerca. Questo sicuramente non è piaciuto ad una buona fetta di accademici potenti, dediti a familismo e clientelismo, molti dei quali siedono anche in Parlamento o hanno in quella sede potenti agganci. A mio parere, comunque, la commissione esterna di valutatori anonimi introdotta nel nuovo regolamento apportava solo un debole filtro, facilmente aggirabile dagli esperti dell'inciucio nostrano.

Sta di fatto che dopo il ritardo dei Prin 2007, dopo i problemi incontrati anche dai decreti di istituzione dell'Anvur, la famosa agenzia di valutazione che ancora non esiste, dopo i tagli alla finanziaria, si tratta dell'ennesimo fallimento delle riforme sbandierate dal Ministro Mussi e dai suoi collaboratori. A questo punto sarebbe lecito attendersi almeno una seria autocritica.

Invece Mussi dice; È molto grave che la Corte dei Conti blocchi il regolamento per l'assunzione dei ricercatori universitari». Il regolamento «è innovativo, adeguato agli standard internazionali, ha già ricevuto il plauso della grande maggioranza della comunità scientifica». «Il regolamento aveva già passato positivamente la verifica di legittimità del Consiglio di Stato, e non presentava alcun problema di copertura finanziaria. Il danno, per l'Università italiana e per i giovani che intendono dedicarsi alla ricerca, è pesante. Ma quali sono gli esatti poteri della Corte dei Conti? Con atti così non si esce dai limiti?». «Aspetterò - conclude - di conoscere le motivazioni per decidere sugli atti successivi».


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1 commento:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie