domenica 13 gennaio 2008

L’oscurantismo di papa Benedetto XVI approda alla Sapienza?

Benedetto XVI è stato invitato all'inaugurazione dell'anno accademico 2007-08 della Sapienza, il 705° dalla fondazione, che si terrà il 17 gennaio. La cerimonia sarà aperta dalla prolusione del rettore Renato Guarini. Seguiranno gli interventi del rappresentante degli studenti, Gianluca Senatore, e del personale tecnico amministrativo, Dina Bei Schmid. Una lectio magistralis dal titolo “Pena senza morte” sarà pronunciata da Mario Caravale, docente di storia del diritto italiano. Interverranno anche Walter Veltroni e Fabio Mussi. Benedetto XVI concluderà offrendo una sua "riflessione" alla comunità universitaria e poi visiterà la Cappella universitaria.

Una sessantina di colleghi della Facoltà di Scienze della Sapienza, tra cui molti Fisici, criticando questa operazione di facciata, hanno firmato un appello (pubblicato il 10 gennaio scorso su Repubblica) a sostegno di una lettera precedente inviata dal fisico Marcello Cini al rettore Guarini, chiedendo l'annullamento dell'invito al papa. La lettera di Cini è consultabile all'indirizzo:http://www.italialaica.it/cgi-bin/news/view.pl?id=007887.

E ‘superfluo dire che condivido l’iniziativa dei colleghi della Facoltà di Scienze, non certo per ostracismo verso pontefice che può mettere piede alla Sapienza in qualsiasi altra occasione per un dibattito. E nemmeno per censurare la "potenza" delle sue parole, visto che il papa è libero di diffondere il suo “verbo” “urbis et orbis”, quando e come vuole, intervenendo a ruota libera su qualsiasi argomento. Quello che deve essere chiaro, una volta per tutte, è che l’inaugurazione dell’anno accademico di una università statale è un evento laico e tale dovrebbe rimanere. Non sono richieste operazioni di immagine, non è necessario ricorrere a ospiti eccellenti per cercare la luce dei riflettori. Se quell’ospite è poi un papa che non ha mai fatto mistero delle sue posizioni eufemisticamente “chiuse” rispetto al progresso scientifico, allora la protesta della Facoltà di Scienze è quasi scontata. Vorrei solo aggiungere che Ratzinger ha ribadito il suo atteggiamento "chiuso", mettendo in discussione le cellule staminali e anche l'evoluzione biologica. La teoria di Darwin «non è verificata scientificamente», e il solo approccio scientifico «non è sufficiente a spiegare l’origine della vita». Lo ha scritto in un libro che raccoglie gli atti di un convegno svoltosi a Castel Gandolfo lo scorso settembre.

L'appello ha suscitato grande scalpore: da quotidiani noti per essere da sempre " aperti e democratici" come il Foglio, Il Tempo, Il Giornale ecc., sono stati scagliati strali e accuse di fuoco contro i firmatari dell'appello, ritenuti loro i veri oscurantisti e responsabili, secondo i giornalisti, di istigare una sorta di insurrezione contro il Papa, che potrebbe sfociare in atti di violenza. L'ex-ministro Gasparri ha addirittura dichiarato che i firmatari dovrebbe essere denunciati per istigazione a delinquere! Beh, visto come "nasce" politicamente Gasparri, non ci stupisce più di tanto: mi meraviglio che non abbia proposto purghe o deportazioni, come facevano i suoi "nonni" del fascio. E' proprio verò che in questo paese "borbonico" è vietato protestare contro i potenti, bisogna soltanto stare a capo chino e subire in silenzio.


Il testo della lettera apparsa su Repubblica

CONDIVIDIAMO appieno la lettera di critica che il collega Marcello Cini ha inviato al Rettore dell'Università La Sapienza di Roma a proposito della sconcertante iniziativa che prevede l'intervento di papa Benedetto XVI all'Inaugurazione dell'Anno Accademico alla Sapienza (lettera che sostiene l'inopportunità dell'intervento e alla quale non è stata data finora risposta).
A sostegno della critica di Marcello Cini aggiungiamo solo un particolare. Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella città di Parma, Joseph Rattzinger ha ripreso un'affermazione di Feyerabend: " All'epoca di Galileo la chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto". Sono parole che, i nquanto scienziati fedeli alla ragione e in quanto docenti che dedicano la loro vita all'avanzamento e alla diffusione delle conoscenza, ci offendono e ci umiliano.
In nome della laicità della scienza e della cultura e nel rispetto di questo nostro Ateneo aperto a docenti e studenti di ogni credo e di ogni ideologia, auspichiamo che l'incongruo evento possa ancora essere annullato.
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La risposta dell'Ufficio stampa della Sapienza

Alessandra Barberis Ufficio stampa Università La Sapienza di Roma

La lettera firmata da alcuni docenti della Sapienza relativa alla visita del Papa all'Università (ieri su Repubblica), riferisce che Benedetto XVI interverrà nell'inaugurazione dell'anno accademico, trascurando che inaugurazione e visita papale saranno due momenti diversi e tralasciando il contesto di valori nel quale il Pontefice sarà all'Università.
La Sapienza inaugurerà l'anno accademico 2007-2008, dedicando la manifestazione all'impegno contro la pena di morte. L'Università intende infatti farsi promotrice di un appello alla comunità scientifica internazionale contro la pena capitale. La cerimonia si svolgerà secondo la tradizione accademica, con una relazione introduttiva del Rettore, alla quale seguiranno gli interventi degli studenti e del personale. Concluderà una lezione magistrale del professor Mario Caravale, dal titolo "Pena senza morte".
Benedetto XVI, che giungerà dopo la cerimonia di inaugurazione, ha scelto di offrire in questa occasione una propria riflessione alla comunità universitaria.

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